Descrizione
Le calamità naturali hanno segnato, sin dai tempi più remoti, la storia dell’uomo. Gli eventi catastrofici qui presi in esame – il “terremoto dell’Irpinia” del 1980, l’alluvione in Bangladesh del 1991 e il più recente sisma che colpì Haiti nel 2010 – sono molto diversi tra loro per tipologia, contesto territoriale, effetti sull’ambiente e sulle aree antropizzate, capacità di reazione della popolazione colpita, gestione dei soccorsi, impatto sull’opinione pubblica. Tutti e tre, però, sono un chiaro esempio di come e quanto il rischio e la catastrofe possano essere percepiti in maniera diversa dalle comunità che hanno subìto l’evento, dai soccorritori e dagli spettatori esterni.
Ma quali sono i fattori che influenzano tali differenze di percezione? Sono razionali o di natura emotiva? E infine: qual è il peso dei mass media in questo processo?
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